Lo spirito del libertinage e la genesi del capitalismo moderno. Riflessioni sulla «purezza quasi classica» di Benjamin Franklin

Authors

  • Paolo Zanotto Universidad Rey Juan Carlos

DOI:

https://doi.org/10.52195/pm.v5i2.313

Abstract

Come dimostra ampiamente il dibattito accademico degli ultimi decenni, la controversia sulle origini del capitalismo non cessa di suscitare un enorme interesse. Da un secolo a questa parte, in seguito alla pubblicazione del classico di Max Weber sull’argomento1, si sono susseguite anche le polemiche sulla bontà della sua interpretazione. L’idea secondo cui l’etica calvinista sarebbe stata il motore ideologico che spinse il progresso verso un’organizzazione razionale dell’economia liberale ha incontrato non pochi seguaci, ma altrettanti contestatori. Lo stesso Giorgio Galli, nell’incipit dell’introduzione ad un’assai diffusa edizione dello scritto weberiano, non ha potuto fare a meno di riconoscere come il sociologo tedesco sia considerato, «si può dire unanimemente, uno tra i grandi maestri —forse il maggiore— delle scienze sociali e umane del nostro secolo. Ma mentre l’insieme della sua opera è oggetto di generale apprezzamento, il saggio sull’Etica protestante e lo spirito del capitalismo incontra lo stesso destino degli scritti di Marx sulla struttura di classe e di Bachofen sul matriarcato: oggetto di continue contestazioni, viene continuamente riproposto; criticato una volta «in modo definitivo», risorge dalle ceneri; e deve essere ricriticato altre diecine di volte»2. Stando poi alla drastica affermazione formulata da Herberth Lüthy, «nessuno degli accostamenti di Weber su punti di dottrina o di etica tra l’insegnamento calviniano e l’economia capitalistica ha veramente resistito alla critica»3.

Non c’è dubbio che sussistano punti oscuri nell’interpretazione in base alla quale si pretenderebbe di unire con un nesso causale puritanesimo e capitalismo. Fra le maggiori critiche avanzate, due svettano in particolare. Una è quella che, fondandosi non sulle interpretazioni ma sui fatti storici, ha posto l’accento su come il sistema si fosse sviluppato ed affermato, cronologicamente, ben prima della riforma protestante. A tentare di fornire una data precisa, per quanto puramente simbolica, dell’atto di nascita del capitalismo si è provato il giurista Ubaldo Giuliani-Balestrino4.

Downloads

Published

2008-07-01

Issue

Section

Notes

How to Cite

Lo spirito del libertinage e la genesi del capitalismo moderno. Riflessioni sulla «purezza quasi classica» di Benjamin Franklin. (2008). REVISTA PROCESOS DE MERCADO, 5(2), 251-284. https://doi.org/10.52195/pm.v5i2.313